Le 6 possibili malattie causate dal latte

Il latte è un alimento nutriente ma controverso. Da una parte, è una fonte di proteine, calcio e altri nutrienti importanti.

Dall’altra, il suo consumo è stato collegato a diversi rischi per la salute.

In questo articolo esamineremo le principali malattie e condizioni che possono essere causate o aggravate dal consumo di latte vaccino.

Malattie causate dal latte

1. Intolleranza al lattosio

Il lattosio è lo zucchero presente naturalmente nel latte. Per digerirlo abbiamo bisogno dell’enzima lattasi.

Tuttavia, molte persone hanno una carenza di lattasi e sviluppano i sintomi dell’intolleranza al lattosio quando consumano latte e derivati.

Si stima che fino al 75% degli adulti abbia una certa intolleranza al lattosio. I sintomi più comuni sono:

  • Gonfiore addominale
  • Dolori crampiformi
  • Diarrea
  • Flatulenza

Nei casi più gravi, l’intolleranza al lattosio può portare a disidratazione e carenze nutrizionali. Inoltre, i sintomi gastrointestinali cronici possono compromettere la qualità di vita.

2. Allergia alle proteine del latte vaccino

L’allergia alle proteine del latte, in particolare caseina e sieroproteine, colpisce soprattutto i bambini piccoli. I sintomi possono includere:

  • Eruzioni cutanee e prurito
  • Gonfiore di labbra, lingua e gola
  • Vomito e diarrea
  • Difficoltà respiratorie e asma

Colpisce soprattutto i bambini piccoli, con una prevalenza fino al 7,5% nei primi 12 mesi di vita.

Fortunatamente, la maggior parte dei bambini supera l’allergia entro i 5 anni. Nei casi persistenti, è necessaria l’eliminazione totale delle proteine del latte vaccino.

3. Contaminazione da batteri patogeni

Il latte crudo può contenere diversi batteri patogeni per l’uomo, tra cui Salmonella, Listeria, Campylobacter, Staphylococcus aureus ed Escherichia coli.

Questi batteri possono causare malattie anche gravi come tifo, listeriosi, campilobatteriosi e coliti emorragiche.

I principali fattori di rischio sono: scarsa igiene durante la mungitura e il trasporto, temperatura di conservazione non corretta, consumo di latte non pastorizzato.

La pastorizzazione distrugge la maggior parte dei patogeni, rendendo il latte più sicuro. Tuttavia non sterilizza completamente il prodotto.

4. Osteoporosi

Contrariamente alle credenze comuni, il consumo di latticini non protegge dall’osteoporosi e potrebbe addirittura aumentare il rischio di fratture.

Uno studio su oltre 75.000 donne ha dimostrato che un elevato consumo di latticini non ha effetti protettivi sulle ossa.

Ciò può essere dovuto all’effetto acidificante delle proteine del latte sul pH corporeo. Per neutralizzare gli acidi, il corpo attinge calcio dalle ossa, aumentandone l’escrezione nelle urine.

Inoltre, il galattosio derivante dal lattosio favorirebbe l’osteoporosi secondo alcune fonti.

5. Malattie cardiovascolari

Il consumo di latticini è stato associato ad un aumentato rischio di ipertensione, infarto e ictus.

Una revisione di studi clinici ha concluso che il consumo di latte è correlato positivamente con il colesterolo totale e LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”).

I latticini contengono grassi saturi, che possono favorire l’aterosclerosi. Inoltre, le proteine del latte stimolano la produzione dell’ormone IGF-1, che è stato implicato nello sviluppo di malattie cardiache.

6. Diabete di tipo 1 e 2

Alcuni studi hanno collegato il consumo di latte nell’infanzia ad un maggior rischio di sviluppare il diabete di tipo 1 più avanti. Il meccanismo non è chiaro, ma potrebbe essere dovuto ad una reazione autoimmune contro le proteine del latte.

Per il diabete di tipo 2, una meta-analisi ha concluso che un elevato consumo di latticini è associato ad un rischio più alto di insorgenza della malattia nelle donne. Anche in questo caso, le proteine e i grassi del latte potrebbero avere un ruolo.

Quali sono le malattie causate dal latte crudo?

Il latte crudo, non sottoposto a pastorizzazione, può veicolare diversi microrganismi patogeni che possono causare malattie anche gravi nell’uomo.

I principali rischi microbiologici associati al consumo di latte crudo sono:

  • Brucellosi: malattia infettiva cronica causata dal batterio Brucella spp. Provoca febbre, dolori articolari e complicanze a carico di ossa, cuore e sistema nervoso centrale. Si trasmette soprattutto per via alimentare attraverso il consumo di latte crudo.
  • Tubercolosi: malattia infettiva causata dal Mycobacterium bovis che colpisce soprattutto polmoni e linfonodi. Il latte crudo di bovine affette può trasmettere l’infezione all’uomo[2].
  • Listeriosi: infezione causata dal batterio Listeria monocytogenes. Provoca forme simil-influenzali, aborti e meningiti. Si trasmette tramite alimenti crudi, tra cui il latte non pastorizzato.
  • Salmonellosi: infezione causata da batteri del genere Salmonella. Provoca gastroenteriti acute. Il latte crudo può veicolare il patogeno se contaminato.
  • Campilobatteriosi: infezioni causate da Campylobacter jejuni con diarrea, crampi addominali e febbre.

Oltre ai batteri, il latte crudo può contenere virus (es. virus dell’epatite A) e parassiti (es. Cryptosporidium) in grado di causare malattie nell’uomo.

Per questi motivi, le autorità sanitarie raccomandano di non consumare latte crudo e di sottoporlo sempre a bollitura prima dell’uso, in modo da eliminare i microrganismi patogeni e prevenire il rischio di malattie gravi.

Latte crudo, pastorizzato o UHT: qual è la differenza?

Il latte crudo è il latte appena munto che non viene sottoposto ad alcun trattamento termico.

È quindi un prodotto naturale che conserva tutti i suoi nutrienti originali, come proteine, vitamine e minerali. Tuttavia, il latte crudo può contenere batteri patogeni, che possono causare malattie.

Il latte pastorizzato viene riscaldato a 72°C per 15 secondi, uccidendo i batteri patogeni. Questo processo riduce il rischio di malattie legate al consumo di latte, ma comporta anche una parziale perdita di nutrienti termolabili, come le vitamine B12 e B6.

Il latte UHT (Ultra Heat Treatment) viene riscaldato a 135°C per 2 secondi, uccidendo tutti i batteri, anche quelli resistenti alla pastorizzazione. Il latte UHT è quindi il più sicuro da consumare, ma ha un contenuto vitaminico ancora più basso rispetto al latte pastorizzato.

La microfiltrazione è un processo che utilizza filtri microscopici per rimuovere i batteri patogeni dal latte.

Il latte microfiltrato conserva quindi tutti i nutrienti del latte crudo, ma è più sicuro da consumare rispetto a quest’ultimo.

Principali domande e risposte

Il latte fa male?

Il latte non fa male di per sé, ma il suo consumo può comportare alcuni rischi per la salute, soprattutto se assunto in grandi quantità. Ha benefici nutrizionali ma anche potenziali effetti negativi che è bene conoscere.

È meglio eliminare del tutto il latte?

Eliminare completamente il latte e i latticini dalla dieta non è necessario per la maggior parte delle persone. Tuttavia, chi soffre di allergia o grave intolleranza dovrebbe evitarlo. Per gli altri, è consigliabile limitarne il consumo nell’ambito di una dieta varia ed equilibrata.

Il latte fa male alle ossa?

Contrariamente alle credenze diffuse, il latte potrebbe avere effetti negativi sulla salute delle ossa aumentando il rischio di osteoporosi. Il calcio da solo non è sufficiente a prevenire questa malattia. Contano anche vitamina D, attività fisica, dieta e altri fattori.

Quali sono i latticini meno dannosi?

Lo yogurt, specie se proveniente da latte fermentato, è più digeribile e contiene probiotici utili. Anche i formaggi stagionati sono spesso meglio tollerati grazie alla ridotta quantità di lattosio. In ogni caso, è meglio consumare tutti i latticini con moderazione.

Cosa succede se si è intolleranti al lattosio?

In caso di intolleranza, è bene evitare il latte e prediligere latticini a basso contenuto di lattosio come yogurt, formaggi stagionati e fermentati.
Esistono in commercio anche latte e yogurt delattosati. In casi gravi può essere necessaria l’eliminazione totale.

Conclusioni sulle malattie causate dal latte

Il latte fa parte della dieta umana da migliaia di anni, ma solo recentemente ne stiamo scoprendo appieno gli effetti sulla salute, positivi e negativi, tra cui la possibile associazione con alcune malattie.

È un alimento nutriente ma che può favorire l’insorgenza di alcune patologie, soprattutto se consumato in eccesso.

Per questo motivo, le attuali linee guida dietetiche raccomandano un consumo limitato di latticini nell’ambito di una dieta varia ed equilibrata.

Chi soffre di allergie o intolleranze dovrebbe evitarlo o ridurne al minimo l’assunzione.

In conclusione, un approccio informato e consapevole è fondamentale per godere dei benefici del latte limitandone i rischi.

Moderazione, varietà e attenzione alle specifiche esigenze individuali dovrebbero guidare le scelte di tutti i consumatori.