Il glutine fa male? Non sempre…

Ultimo aggiornamento Maggio 2023

Nell’ultimo decennio sono aumentate in maniera esponenziale le persone che hanno eliminato dalla propria dieta il glutine.

Lo vediamo anche nei supermercati: se 10 anni fa i prodotti per celiaci si contavano sulle dita di una mano, oggi esistono interi reparti dedicati.

Tuttavia, c’è ancora molta confusione sul glutine e sui potenziali rischi per la salute ad esso associati.

Non ci sono dubbi che chi soffre di celiachia debba assolutamente evitare tutti i cibi che contengono glutine.

Così come chi è intollerante al glutine ne debba limitarne il consumo per evitare fastidi intestinali e altro. 

Ma molti “guru” nel mondo della salute e del fitness suggeriscono che tutti, intolleranti o meno, dovrebbero seguire una dieta senza glutine. Eliminare il glutine sembrerebbe essere la cura contro ogni male: obesità, depressione, dolori, ecc…

Ma queste affermazioni sono supportate da evidenze scientifiche?

In questo articolo ti spiegheremo se il glutine fa male alla salute.  

Che cos’è il glutine?

Con il termine glutine non ci si riferisce ad una singola molecola, ma ad un insieme di proteine presenti nel grano, nell’orzo e nella segale(1).

Le proteine del glutine sono altamente resistenti agli enzimi proteasi, che si occupano di scomporre le proteine durante la digestione.

La digestione parziale di queste proteine libera peptidi, ovvero grandi molecole di amminoacidi che messe assieme costituiscono una proteina.

I peptidi sono quindi in grado di attraversare la parete dell’intestino e di circolare liberamente all’interno del corpo. 

Ciò può innescare una serie di risposte immunitarie che sono state associate all’insieme di patologie legate al glutine, come la celiachia e la sensibilità al glutine (2).

RICAPITOLANDO

Il glutine è un termine generico che si riferisce a una famiglia di proteine caratterizzate da un'elevata resistenza alla digestione umana. La presenza all'interno del corpo di queste proteine parzialmente scomposte può provocare le risposte immunitarie alla base delle patologie associate al glutine.

Patologie associate al glutine

In medicina, le patologie associate al glutine sono di 3 diversi tipi(3).

Celiachia

La celiachia è una risposta immunitaria acuta al glutine, prevalentemente causata da fattori genetici.

E’ stato stimato che l’1% della popolazione mondiale ne soffre.

In Italia il numero di celiaci diagnosticati si attesta intorno ai 200 mila abitanti(10), con una prevalenza di femmine rispetto ai maschi.

Ma stiamo parlando degli individui che hanno ricevuto una diagnosi medica ufficiale, si stima, infatti, che il numero di persone che realmente soffra di questa malattia sia molto più grande.

E’ una malattia cronica, che causa sintomi rilevanti su tutto il corpo ma in particolare sul tratto intestinale. L’ingestione di alimenti ricchi di glutine in chi soffre di celiachia provoca danni alle cellule che rivestono l’intestino tenue.

Causando malassorbimento di nutrienti e sintomi come perdita di peso e diarrea. (4)

Altri sintomi comuni sono la dermatite, osteoporosi e anemia.

La celiachia può essere diagnosticata attraverso un esame del sangue per la ricerca di particolari anticorpi. L’unica cura attualmente esistente è quella di eliminare il glutine dalla propria dieta.  

Allergia al grano

L’allergia al grano è comune sopratutto tra i bambini. È causata da una reazione allergica sproporzionata nei confronti di specifiche proteine presenti nei prodotti a base di grano. 

L’allergia al grano è una cosa diversa dalla celiachia, differisce per i sintomi, causando sopratutto nausea e difficoltà respiratoria. 

Sensibilità al glutine

La sensibilità al glutine non celiaca viene diagnosticata quando una persona non presenta nessuna delle patologie di sopra ma manifesta ancora problemi intestinali e altri sintomi, come mal di testa e affaticamento. 

Le prime due patologie devono essere escluse per diagnosticarla, poiché i sintomi si sovrappongono parzialmente.

Sfortunatamente ad oggi non esiste un test affidabile per diagnosticarla. Dunque non resta che provare ad eliminare il glutine dalla propria dieta e vedere come vanno i sintomi elencati sopra

RICAPITOLANDO

Le patologie associate al glutine sono 3: celiachia, allergia al grano e sensibilità al grano. Alcuni sintomi sono simili ma sono condizioni molti diverse tra loro. A soffrire di questi problemi è però soltanto l'1,5% circa della popolazione italiana. 

Dovrebbero evitarlo tutti il glutine?

È chiaro che se si soffre delle patologie elencate nel paragrafo precedente otterrà benefici eliminando il glutine dalla propria dieta. 

Ma non è ancora chiaro se chiunque, indipendentemente dal proprio stato di salute, dovrebbe modificare la sua dieta così drasticamente. 

Negli anni sono state sviluppate numerose teorie sul perché gli esseri umani non siano in grado di digerire completamente il glutine.

Ad esempio, alcune ricerche hanno ipotizzato che il tratto digestivo umano non si sia ancora sufficientemente evoluto per far fronte alla grande quantità di glutine tipicamente presente nella dieta moderna.

Ma ad oggi la realtà dei fatti è un’altra. 

Non ci sono prove convincenti che una dieta priva di glutine possa migliorare la salute o prevenire le malattie, se non si soffre di celiachia o sensibilità al glutine.
 
Naturalmente in futuro la comunità scientifica potrebbe cambiare opinione di fronte a nuove evidenze.
 
Quindi, rivolgendomi a chi non soffre delle patologie elencate sopra, il consiglio è quello di seguire una dieta semplice e varia. Nella maggior parte dei casi è infatti inutile evitare completamente una determinata categoria di alimenti. 

RICAPITOLANDO

Attualmente non ci sono evidenze scientifiche che una dieta gluten free possa apportare benefici alla salute di chi non soffre delle patologie causate dal glutine. 

Perché tante persone dicono di star meglio dopo aver eliminato il glutine dalla propria dieta?

Evitare il glutine di solito si traduce nell’abbandono di tutti i cibi industriali raffinati come merendine, biscotti, brioche, torte, ecc…

Questi alimenti non solo contengono glutine, ma sono in genere anche pieni di calorie, zucchero e grassi saturi.

Non solo nel lungo periodo fanno danni al corpo ma essendo molto appetibili tendono a essere consumati in quantità esagerate, conducendo quindi a ingrassare. 

Numerosi studi hanno mostrato la correlazione tra dieta ricche di zuccheri aggiunti e sintomi come aumento di peso, affaticamento, cattivo umore e problemi intestinali (5,6,7). 

Spesso, le persone che decidono di seguire una dieta gluten free sostituiscono gli alimenti contenenti glutine con opzioni più sane, come verdura, frutta, grassi sani e proteine, che possono promuovere la salute, il benessere, il dimagrimento e la salute intestinale (8).

RICAPITOLANDO

Eliminare i cibi contenenti glutine può migliorare la salute per diversi motivi. Soltanto alcuni di questi potrebbero essere correlati alle patologie causate dal glutine.

Ma quindi i prodotti gluten free sono più salutari?

È importante sottolineare che non tutti gli alimenti senza glutine sono più salutari dei corrispettivi alimenti con il glutine. Molte persone credono infatti che prodotti senza glutine siano più sani dei prodotti tradizionali. 

Sebbene i prodotti senza glutine abbiano dimostrato di essere utili, se non essenziali, per coloro che soffrono delle patologie elencate sopra, non c’è ragione per cui debbano essere migliori per le persone sane.

Difatti, anche gli alimenti gluten free si possono “arricchire” con grassi saturi e zuccheri per renderli più appetibili. 

Tiene dunque presente che, sebbene una dieta senza glutine non sia pericolosa, ricorda di rimanere scettico di fronte a chi in generale propone alimenti fortemente processati come segreto per una dieta sana. 

RICAPITOLANDO

Una dieta senza glutine non è pericolosa per la salute ma non c'è nessuna evidenza scientifica che attesti gli alimenti gluten free come più salutari rispetto agli alimenti tradizionali. 

Ma allora perché tutti demonizzano il glutine?

Non vogliamo cadere nel complottismo ma è bene ricordare che l’industria dei prodotti gluten free è un mercato che ad oggi, solo in Italia, vale 300 milioni di euro con uno strabiliante tasso di crescita annuo del 30%.

In tutto il mondo il mercato muove 4 miliardi e mezzo di dollari!

Ovviamente le industrie in questo settore hanno un forte interesse nel generare confusione nella testa delle persone per quanto riguarda i problemi legati al glutine.

Molte aziende produttrici di biscotti, torte e merendine pubblicizzano la propria linea di prodotti senza glutine come più salutare rispetto alla linea di prodotti tradizionali. 

Come al solito, soprattutto quando sul piatto ci sono tanti soldi, è bene non fidarsi di chiunque ma fidarsi della scienza e dei fatti. 

In conclusione

Seguire una dieta senza glutine per alcuni è una necessità, per altri soltanto una scelta personale. 

La relazione tra salute e glutine non è ancora ben chiara agli scienziati ma la ricerca sta continuando a proseguire. 

Poiché al giorno d’oggi non esiste ancora un test affidabile per dimostrare la sensibilità al glutine, il consiglio è quello di provare ad eliminarlo parzialmente o in toto dalla dieta e guardare come vanno i sintomi elencati sopra. 

Se altrimenti appartieni al 99% della popolazione che non è celiaca e non soffre di sensibilità al glutine, il consiglio è quello di continuare a mangiare cibi contenenti glutine senza preoccupazione.

Per una dieta sana basta poco, tipo mangiare più alimenti vegetali. Gli scienziati hanno dimostrato tutti i benefici della dieta plant-based sulla salute e sul pianeta

Cerca di variare spesso pasta, pane e cereali integrali e concediti ogni tanto un biscotto o una merendina per coccolarti.

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